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lunedì 10 febbraio 2014

“Indagare l’Universo può innescare un Armageddon” - Gli scienziati Lawrence Krauss e James Dent

Gli scienziati Lawrence Krauss e James Dent:  “Indagare l’Universo può innescare un Armageddon”

Dicono due fisici americani di fama mondiale, che conoscere molto riguardo l’universo può accidentalmente provocare un conto alla rovescia per un Armageddon.


Secondo quanto dichiarato al quotidiano ’Daily Mail’, gli scienziati Lawrence Krauss e James Dent, della Case Western Reserve University di Cleveland, Ohio, suggeriscono che questo processo potrebbe accelerarsi negli ultimi decenni. Gli astronomi “hanno avuto il coraggio di effettuare studi e misurazioni sull’energia oscura, la forza misteriosa che sta spingendo le galassie verso i confini dell’Universo conosciuto e che innescherebbe un Armageddon. Potrebbe mettere in uno stato tale per cui ci sia la possibilità che  “tutto possa essere  distrutto” e dovrebbe essere causato da questa continua osservazione dell’Universo. 

Governando il comportamento di particelle subatomiche ed eventualmente l’intero continuum di particelle dell’universo, la loro teoria si riferisce ad una strana proprietà di fisica quantistica. Non a caso sistemi quantistici possono cambiare energia e stato di una particella; quando un atomo radioattivo si disintegra significa che ha cambiato il suo stato energetico, e questo è solo un esempio.

Si potrebbe provocare un recollapsed (ricollassamento) in modo tale che tutto cessa di esistere in qualsiasi momento, infatti alcuni scienziati pensano che l’Universo è in attesa di un cambiamento di energia quantica. L’editore specialista in scienze Esther Inglis-Arkell dichiara: “Se il crollo si verifica, non deve superare la velocità della luce, quindi probabilmente verrà visto arrivare”. 

Il cosiddetto ‘paradosso del Prof. Schrödinger’ che  fu un grande matematico e fisico, famoso per il suo contributo alla meccanica quantistica, fece un esperimento teorico su un gatto. Il gatto di Schroedinger fu l’esperimento per evidenziare le difficoltà teoriche del processo di misurazione in meccanica quantistica. Il gatto di Schroedinger è un “esperimento mentale” che evidenzia quanto i postulati della meccanica quantistica vadano contro l’intuizione comune.

“La ragione del collasso – dice il professor Krauss -  ha a che fare con il modo o comportamento strano con cui gli stati quantistici reagiscono quando vengono osservati, come se fosse un organismo vivente”.

Perfettamente isolata dall’esterno avete davanti a voi una scatola:

un gatto da prendere,

una lattina di materiale radioattivo,

un atomo radioattivo.

mettetela da parte e chiudete la scatola.

Il gatto a causa dei gas tossici emessi morirà in breve tempo, vi hanno assicurato che l’atomo decadrà entro un giorno, in quel momento verrà attivato un dispositivo che farà aprire la lattina. Lo stato che descrive il sistema totale della scatola (atomo più lattina più gatto) sarà con probabilità del cinquanta per cento nella configurazione, questo un attimo prima dell’apertura:

Atomo integro-gatto vivo

Atomo disintegrato-gatto morto

Nè vivo, nè morto: la meccanica quantistica, dice che il gatto si troverà in una condizione stranissima.

Sarà questa quella che voi vedrete: per capirci, è come se la natura avesse preso le vostre due combinazioni e proprio nell’istante in cui voi aprirete la scatola ne estrarrà una. Resta in bilico per tutto il tempo precedente all’apertura, siete voi in un certo senso a decidere riguardo alle sorti del gatto.
 

Un fenomeno regolato dai principi della meccanica quantistica è il decadimento di una sostanza radioattiva (l’emissione di una particella da parte di un nucleo atomico che si trasforma in un altro elemento). Non possiamo sapere se il decadimento ha avuto luogo, questo fino a che non effettuiamo una misura. Soltanto una misura può fare in modo che assuma uno di questi due stati, il nucleo della sostanza radioattiva si trova in una mescolanza di stati, nucleo decaduto e nucleo non-decaduto. Questa ambiguità al mondo macroscopico è stata estesa dal meccanismo ideato da Schroedinger. Fino a che non si effettua la misura (aprendo la scatola), il gatto non è nè vivo nè morto: si trova in una mescolanza di stati: legando la sorte dell’atomo radioattivo a quella del gatto, si è costretti ad utilizzare il modello quantistico anche per quest’ultimo. Sarà una mescolanza dei due stati gatto-vivo e gatto-morto, infatti il gatto va descritto da una funzione d’onda.

Spingendo la sua e la nostra morte e distruzione, il modo fisico, continua l’osservazione dell’universo che  può cambiare la sua evoluzione.

Nuove Frontiere della Conoscenza

venerdì 7 febbraio 2014

All’interno della zona rossa dell’impianto di Fukushima "The Walking Dead"

“The Walking Dead” all’interno della zona rossa dell’impianto di Fukushima

Fa riflettere su ciò che sta succedendo a Fukushima perciò riportiamo una storia alquanto singolare. Per prendersi cura degli animali abbandonati, Keigo Sakamoto, 58 anni, è un eroe vivente dei nostri tempi e ha sfidato apertamente l’ordine di lasciare le terre contaminate di Fukushima, devastate dal terribile incidente nucleare dell’11 marzo 2011.

E' rimasto solo lui e la sua incredibile fattoria, dove abitavano trecento mila persone. Nella prefettura di Fukushima, ne ha accolti oltre 700, nella sua casa, che si trova nella zona rossa vicino a Naraha. Ha visitato città e villaggi abbandonati e incontrato persone la cui vita è irrevocabilmente cambiata dal giorno indimenticabile del disastro, a regalarci la sua storia è il fotografo Reuters Damir Sagolj.


Sagolj ha trovato scene paragonabili a “The Walking Dead”, all’interno della zona rossa intorno all’impianto. Come iene affamate su carcasse di animali in putrefazione (secondo l’ultima ricerca si contano circa 1421 umani altamente contaminati, alla ricerca ossessionata di carne preferibilmente umana), ha visto persone con la pelle in decomposizione che vagavano azzannando tutto ciò che si muoveva. Una luce, una speranza, la vita, sopravvive in mezzo alla carneficina e alle case deserte. Un uomo che aveva sfidato il pericolo c'è. Un agricoltore ed ex dirigente della Tepco, considerato un pazzo da alcuni e un eroe da altri, il suo nome è Keigo Sakamoto.



Facendo degli animali la sua missione, Sakamoto ha rifiutato di evacuare ed è rimasto nelle sue terre contaminate. Con cani, gatti, conigli, polli, iguane, e persino una tigre, tutti abbandonati dagli ex proprietari quando hanno lasciato la zona, in questi anni si è avventurato in città e villaggi vuoti e ha raccolto una vera e propria Arca di Noè.

Sakamoto è la luce che illumina il futuro dell’umanità, in questo mondo post apocalittico dove la radioattività ha trasformato gli uomini in zombie. 

fonte: riferimento

Gli Incontri Ravvicinati di Trancas: Interazioni tra Umani e Alieni

Interazioni tra Umani e Alieni: gli Incontri Ravvicinati di Trancas

Trattando un noto caso argentino, forse non tutti sanno che alcuni degli eventi raccontati nel film culto di Spielberg, Close Encounters of the Third Kind, furono in parte ispirati ad una circostanza realmente accaduta. 48 anni fa, l’episodio più noto di presunto atterraggio UFO con occupanti dell’Argentina si è verificato a Trancas. E' considerato un caso inattaccabile e una prova inconfutabile nell’ambito delle voluminose pagine della storia ufologica, l’evento è tra i più importanti nella storia degli oggetti volanti non identificati. L’avvistamento prolungato della manifestazione e il ritrovamento di un residuo fisico nella zona, che costituiscono la prova più solida a favore dell’insolito fenomeno, è stato anche considerato uno degli eventi più eccezionali della storia ufologica, data la quantità e qualità dei testimoni oculari. Il caso Trancas è diventato un “super classico” dell’ufologia mondiale, così definito, secondo il sito messicano www.perspectivas.com.mx.


Due giovani donne – Argentina di 28 anni e Jolie di 21 – assieme  ai loro figli piccoli Victoria, Nancy e Guillermo, andarono da Rosario, dove vivevano, a San Miguel de Tucumán, e si spostarono da lì al ranch Santa Teresa, a Villa de Trancas, dove avrebbero incontrato i genitori, Antonio di 72 e Teresa di 63, e la sorella Yolanda, di 30 anni, Lunedì 31 ottobre 1963.

Sarebbero partiti da Tucumán a Salta la mattina seguente, passando per Trancas, infatti uno dei motivi di quel viaggio era che i loro mariti, entrambi ufficiali dell’esercito, dovevano prendere parte a manovre militari in programma per quel periodo.

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Sorgenti di luce anomale
 
Esauste per il viaggio, erano tutte andate a dormire nelle rispettive stanze, avevano cenato presto. Dora Guzmán, una domestica quindicenne che viveva nel retro della casa, era apparsa diverse volte affermando di scorgere delle luci sul terrapieno della ferrovia, 200 metri di fronte al ranch, alle 21:00 circa. Argentina stava leggendo e Jolie non prestò attenzione alla cosa, dal momento che doveva dare da mangiare al bambino di quattro mesi, Guillermo, mentre i genitori dormivano. Pensò che potesse trattarsi di un autobus, invece, Jolanda.

Dora riuscì a convincere le sorelle a controllare le strane luci che vedeva, solo alla fine. Tre davanti e tre leggermente più indietro verso nord (nordest), erano una serie di cinque luci, distanti un centinaio di metri le une dalle altre. Emettendo fasci di luce in varie direzioni, e illuminando persino la fattoria (e il pollaio), si accendevano e si spegnevano a intermittenza. Assomigliavano a sorgenti di luce, ma non avevano una forma distinguibile. Poiché vedevano alcune figure umane che si muovevano attorno alle fonti di luce a circa 500 metri o più a nord, le donne, spaventate, sospettarono che potesse essere un incidente ferroviario (non era insolito per i treni che si imbattevano nel bestiame) o una squadra di operai che riparava i binari.

Considerata la guerriglia rurale di Taco Ralo nel sud Tucumán alla fine del 1962, il livello di paura aumentò quando Yolanda prese in considerazione la possibilità che fossero guerriglieri impegnati in un atto di sabotaggio (danneggiando le rotaie o piazzando delle bombe).

Loro erano sole con il padre malato e i figli piccoli, ed inoltre, i mariti delle donne avrebbero dovuto passare su quei binari nel giro di poche ore a bordo di un treno militare.

Venne in mente il caso del camionista Eugenio Douglas, che aveva visto un dispositivo con diverse entità solo pochi giorni prima, a Monte Maíz ed era stato bruciato da un sottile fascio di luce, e mentre pensavano a un’altra spiegazione, una delle sorelle ricordò di aver letto che erano stati avvistati dei dischi volanti in varie parti del mondo – La donna suggerì che potesse trattarsi di velivoli del genere per questo motivo.

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Dalle fessure raggi di luce 

Per vedere meglio decisero dunque di andare fuori. Quando improvvisamente si ritrovarono immerse in una luce proveniente da una sorgente distante otto metri, alla vista di una fioca luce verdastra, pensarono che fosse un camioncino guidato da uno dei braccianti e andarono al cancello. Con una torretta e grandi rivetti sulla superficie, in un istante notarono che si trattava di un veicolo di 8×3 m. In pochi secondi si precipitarono nuovamente in casa, erano così scioccate che Yolanda perse l’equilibrio. Argentina e Yolanda accertarono che era solo spaventata, infatti Dora, la giovanissima domestica, entrò urlando che era stata bruciata. L’intera famiglia era sveglia a questo punto. Trattenuto dalle figlie, il padre, in preda a un disturbo nervoso, cercò di uscire. Vennero sprangate le porte.

Attraverso le persiane semi chiuse la famiglia osservò il fenomeno. Uno dei membri insistette che stessero passando attraverso le fessure e pensò che i raggi di luce si stessero allungando e ritraendo a piacimento, ma risultò che lo facevano solo a livello del pavimento, una delle giovani donne ebbe l’impressione che i raggi del sole stessero penetrando attraverso le pareti. Era disperata la situazione. La domestica piangeva, le sorelle urlavano e correvano da una stanza all’altra, la madre pregava. L’atmosfera all’interno della casa si era fatta pesante e troppo calda almeno questo è ciò che notarono le testimoni. Riuscirono a vedere solo una fitta nebbia crescente che lo circondava, e alcune luci che avevano l’aspetto di sei finestrini, l’oggetto più vicino fece un rumore simile a quello di una macchina in funzione. (Venne ritrovata però in quel punto della vegetazione presumibilmente appiattita) Non capivano se l’oggetto fosse sospeso sul terreno o posato a terra.

(Per ingrandire clicca sulle immagini)

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Suolo e tracce 

Seguito dagli altri, svanendo verso Sierra de Medinas, a circa 20-25 chilometri di distanza, trascorsero 40 minuti prima che l’oggetto che sembrava dirigere l’attività si spostasse verso est. In pochi avevano visto qualcosa, ma più tardi, le sorelle corsero alle case dei vicini per informarli di quanto era successo. Era riuscito a vedere l’estremità orientale del sito di fronte alla sua fattoria illuminata dopo le 22:00, Francisco Tropiano, un vicino. Quella notte in casa Moreno nessuno dormì. Jolie andò alla stazione per inviare un telegramma al fratello Antonio, che viveva a San Miguel de Tucumán, in mattinata. Oltre ai giornalisti, che non tardarono ad arrivare, quando ormai questi ricevette il messaggio – a causa della procedura – molte altre persone ne avevano già sentito parlare. Venne richiesto l’intervento della polizia in seguito. Senza che vi fossero ulteriori sviluppi, vennero scritti verbali e il sito venne posto sotto custodia per un paio di giorni. Furono rinvenute tracce di carbonato di calcio con impurità di carbonato di potassio, infatti all’Istituto di Ingegneria Chimica dell’Università di Tucumán venne chiesto di analizzare il residuo bianco polveroso trovato sul sito dell’avvistamento. Continuando a scriverne per molti giorni dalla sua manifestazione, il quotidiano La Gaceta si occupò ampiamente del caso. «Insieme all’allora direttore del notiziario Ventura Murga e il fotografo Ernesto González andai a Trancas per riportare delle esperienze della famiglia Moreno. A quel tempo non sapevamo che il fenomeno avrebbe scatenato una tale quantità di storie e che i film avrebbero poi fatto conoscere alle  nazioni della terra un “incontro ravvicinato del terzo tipo” come descritto dal Dr. J. A. Hynek». Ecco quanto ricorda il giornalista Arturo Alvarez Sosas. «Mia madre era disperata e le mie sorelle correvano dappertutto.  Mio figlio stava dormendo nel suo lettino, sudando in modo… 

Fuori c’erano quelle luci, che illuminavano tutto, si muovevano intelligentemente e quelle sagome… era come nel film di Steven Spielberg, “Incontri Ravvicinati”, che ha avuto l’autorizzazione di basarsi sulle informazioni esistenti su questo caso. Lo autorizzai io». Questo invece è ciò che ha raccontato Jolie Moreno.

Guillermo Gimenez l'autore dell'articolo 

X Times di gennaio

Alberto Forgione (X-Publishing) il direttore artistico

mercoledì 5 febbraio 2014

Nuove spettacolari immagini del vortice esagonale su Saturno registrate dalla NASA

La NASA registra nuove spettacolari immagini del vortice esagonale su Saturno
 
Nuove immagini del famoso esagono che si è manifestato sul polo nord del gigante pianeta gassoso, sono state fotografate dagli astronomi della NASA attraverso la sonda spaziale Cassini, che si trova vicino Saturno. E' un argomento che merita ulteriori studi e approfondimenti ed infatti gli esperti dell’Ente spaziale dicono che un fenomeno di tali caratteristiche non è mai stato visto altrove nel sistema solare.


Intorno a una grande tempesta larga circa 30 mila miglia, per ora ciò che la fotografia poteva rivelare, ottenuta dalla sonda Cassini, è che questo esagono è una corrente a getto visibile formata da venti di 322 miglia all’ora.

(per ingrandire clicca sulle immagini)

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SU SATURNO E' IN CORSO UN CAMBIAMENTO CLIMATICO

Uno dei ricercatori sulla missione Cassini, Andrew Ingersoll, ha detto: “Eun flusso di aria e caratteristiche climatiche di questo fenomeno sono turbolenti e instabili”. A fronte di un uragano terrestre che solitamente dura una settimana, “questo esagono è stato qui da decenni o, chissà, per secoli”, ha dichiarato per quanto riguarda la durata di tale vortice sulla superficie di Saturno. Il pianeta potrebbe essere fondamentalmente una gigantesca palla di gas: questo suggerisce ai ricercatori di risolvere un altro mistero. Dalla stabilità della tempesta nasce tale teoria. Probabilmente a causa della mancanza di una solida formazione di questo tipo, secondo gli scienziati, tali correnti normalmente possono essere interrotte da grandi masse di terra, ma su Saturno rimangono attive per un lungo periodo.

Al fine di studiare la sua caratteristica, per la prima volta Cassini ha rilevato questo misterioso fenomeno nel 2009 quando l’emisfero nord di Saturno era ben illuminato dal Sole, in quanto il telescopio spaziale ha ottenuto più di 128 immagini dell’esagono.

Nuove Frontiere della Conoscenza

martedì 4 febbraio 2014

Gli Stati Uniti sarebbero in possesso di scafi extraterrestri mossi da sistemi di propulsione che creano distorsione spazio-temporale - Black Project

Balck Project: gli Stati Uniti sarebbero in possesso di scafi extraterrestri mossi da sistemi di propulsione che creano distorsione spazio-temporale

Riguardante il rapporto redatto il 12 ottobre del 1996 dal col. in congedo Steve Wilson, dell’Aeronautica Militare Statunitense (USAF) ed ex-direttore del Project Pounce il documento che vi presentiamo è stato ottenuto tramite il compianto dott. Michael Wolf. Gli Stati Uniti sarebbero in possesso di scafi extraterrestri mossi da sistemi di campi energetici a Trasmissione di Velocità, almeno secondo quanto scritto su questo rapporto. Le tipologie principali di tali propulsori che equipaggerebbero principalmente le Astronavi-Madre dovrebbero essere tre. 

Sarebbero stati condotti studi avanzati sino a riconoscerne il sistema di tecnologia propulsiva ed il colonnello Steve Wilson parla chiaramente di diversi tipi di velivoli alieni recuperati dagli USA. 


L’Air Force sa che esse funzionano sul principio dell’”Antimateria Contenuta al Plasma Energizzato”, anche se nel 1990 non avevamo dati disponibili  sull’Operazione “Warp Drive” delle astronavi di Rigel (la stella Beta della costellazione di Orione, n.d.r.). Per velocità inferiori a quelle della luce abbiamo il sistema motore di impulso secondario. Può spingere il velivolo fino al 75 per cento della velocità della luce e questa reazione di fusione è localizzata a poppa del principale quadro di comando del disco. Questo plasma di scarico non è il sottoprodotto della materia al plasma semplice, generata in laboratorio, bensì un plasma ad alta energia prodotto in un sistema di contenimento di un reattore a fusione: il sistema di guida ad impulsi funziona canalizzando l’energia di scarico di plasma caldo del velivolo lontano dallo scafo stesso. Nelle bobine conduttrici spazio-temporali, la componente centrale del sistema propulsivo ad impulso vengono dapprima accelerate ad alta velocità lungo un anello di spirali magnetiche e poi iniettate enormi quantità di plasma. Approssimativamente sino alla velocità relativistica della loro fuoriuscita, tali bobine producono una distorsione limitata del continuum spazio-temporale locale, (simile ad un campo di stasi locale) ed accelerano ulteriormente l’energia e la velocità del motore ad impulso al plasma.


Rapporti di Velocità e il Propulsore

Un propulsore “FIF-M2 Multi-Field Speed Gear Drive” – sistema multicampo a rapporti di velocità è il principale sistema di guida propulsivo delle più comuni “Astronavi-Madre”. Con velocità di emergenza equivalenti a 9 “speed gear” e oltre, entro condizioni “Normal”, il sistema FIF-M2 può imprimere all’incrociatore spaziale una velocità di 8 “speed gear” (rapporti di velocità), vale a dire 8x8x8x8x8x la Velocità della Luce Terrestre. L’insieme di Cristallo MAGNIUM che controlla le collisioni della materia antimateria sta nel cuore di questo massiccio sistema di trasmissione. E' l’unico materiale appena scoperto che può sopportare l’esposizione alle particelle dell’antimateria per periodi limitati nel tempo e lo chiamano MAGNIUM… Mmgnium… o Magnium. Questo può trattenere l’antimateria sospesa in spazi vuoti tra i suoi atomi solo con una trascurabile annichilazione sia del Magnium che degli atomi di antimateria, grazie anche alla sua struttura cristallina eccezionale. Degradando quindi la struttura del cristallo stesso ad una velocità superiore al normale, se un cristallo è difettoso, la sua struttura permetterà a troppi atomi di antimateria di toccare i normali atomi. E' nota come decristallizzazione del Magnium tale procedura.

La sostanza più resistente conosciuta dalle civiltà aliene, il cristallo Magnium è contenuto in una intelaiatura blindata di Megaplastium (oppure, in linguaggio alieno MMGPLTUM). La materia e l’antimateria sono introdotte nel cuore del motore di trasmissione di velocità attraverso iniettori separati di plasma, questo durante le operazioni normali. Colliderebbero con un esplosivo rilascio di energia, infatti, gli elementi di cristallo Magnium assemblati sono localizzati direttamente sulla traiettoria di due correnti di materia. Riassociandosi in una combinazione di alta energia, invece, particelle di antimateria penetrano attraverso la superficie del cristallo Magnium riposto nel blocco di assemblaggio, gli atomi di materia si staccano in reazioni agli atomi al Magnium. Nel passaggio da un cristallo all’altro durante l’assemblaggio questi nuovi atomi combinati ricevono cariche energetiche supplementari. Una bobina magnetica elissoidale contiene l’energia e la radiazione da queste collisioni,  ma naturalmente, alcuni atomi di Magnium e di antimateria collideranno sulla superficie del cristallo.


Mentre le correnti modificate di antimateria producono una vicendevole annichilazione e la conseguente emissione di enorme energia, le correnti di Magnium di antimateria energizzata provenienti dagli elementi di cristallo Magnium, si dividono ora in correnti separate al plasma, canalizzate magneticamente lungo trasmettitori di energia della carlinga. Il rilascio di proprietà elettromagnetiche uniche che producono il Campo di Velocità di trasmissione (Speed Gear Drives) attorno alla Nave Madre è un sottoprodotto della distruzione del Magnium – gli atomi energizzati di antimateria. Si dividono in Tre Tipi tutti i sistemi di guida a Velocità di Campo:

I. Permettendole una velocità superiore alla Velocità Terrestre della Luce, le unità Standard di Trasmissioni di Velocità (Standard Speed Gear Drives) creano un singolo campo di Trasmissione di Velocità che circonda la nave mentre si muove attraverso la Spazio.

II. Proiettando frazioni del campo di Velocità di Trasmissione davanti alla navicella, i Sistemi di Guida a Trans-Velocità (Trans-Speed Gear Drives) creano un campo simile, ma sono migliorativi rispetto al progetto originale. Aumentandola con minimi incrementi sui costi energetici, questo crea un fenomeno moltiplicatore naturale di velocità.

III. (Multi-Speed Gear Drive System) Sistemi Trasmissione di Velocità multipla. Per creare un progetto di ingegneria di un campo di Trasmissione a multi-Velocità la cosiddetta Nave Madre combina entrambi i sistemi menzionati. A causa delle sue dimensioni (probabilmente ragguardevoli n.d.r.) il suo sistema a Trasmissione di Velocità presenta vantaggi rispetto agli altri sistemi di guida a Trasmissione di Velocità, sebbene l’astronave Madre non sia un vero scafo a Trans-Velocità.
 

Attraverso una coppia di due unità di trasmissione di velocità lungo ogni cabina motore fuoribordo funziona la trasmissione di Velocità della Nave Madre. Mentre si muove nello spazio ognuno di queste quattro unità proietta il suo proprio Campo a Trasmissione di Velocità davanti all’oggetto.

Senza dover costruire un contenimento magnetico incorporato, questi campi si sovrappongono, con una conseguente alta Velocità di Trasmissione per uno scafo della dimensione di un’Astronave Madre, come anche per la maggior parte di cambi istantanei da velocità sub-luminali a Velocità di Trasmissione, rendendo anche possibile salti quasi istantanei a livelli superiori di Velocità di Trasmissione.

La miscela di temperatura materia-antimateria all’interno dei Sistemi di Trasmissione di Velocità (Speed Gear Engine) dovette essere attentamente ricalibrata per accogliere pressioni superiori prima che lo scafo potesse muoversi da un livello di Velocità all’altro, questo nella vecchia generazione di sistemi a Velocità di Trasmissione. Potrebbe variare da diversi secondi a qualche minuto, il tempo richiesto, per aumentare la forza dei campi magnetici circostanti.

Steve Wilson l'autore

Notiziario UFO: articolo riferimento

lunedì 3 febbraio 2014

Si è verificato nell’Oceano Antartico un potente terremoto sottomarino

Potente terremoto sottomarino si è verificato nell’Oceano Antartico

Nell’Oceano Antartico a sud-est delle Isole Kermadec, che appartengono alla Nuova Zelanda si è verificato un potente terremoto sottomarino. Il suo epicentro si trova nella crosta terrestre ad una profondità di 38 chilometri, e la sua magnitudine è stata di 6,5 gradi sulla scala Richter.


Dopo questo terremoto non sono state riportate segnalazioni di eventuali effetti significativi. Nella costa occidentale della South Island nel 1968, un terremoto di magnitudo 7.1 ha fatto numerose vittime. Nel 1931 c'è stato il terremoto più distruttivo accaduto vicino a Napier (Isola del Nord).

Nuove Frontiere della Conoscenza

Il vulcano Sinabung esplode, uccidendo almeno 14 persone - Indonesia

Indonesia: Il vulcano Sinabung esplode, uccidendo almeno 14 persone
 
L’eruzione del vulcano Sinabung ha fatto 14 vittime che sono rimaste intrappolate all’interno della cenere piroplastica espulsa dal vulcano sabato 1 Febbraio 2014. In una località vicino al Sinabung tutti sono stati trovati morti. Si trovavano in visita come turisti sul vulcano e quattro di loro erano studenti. E' esploso nella parte settentrionale di Sumatra, infatti il potente Sinabung  purtroppo è un vulcano attivo. Dopo essere rimasto inattivo per quattro anni, ormai  la sua attività era cominciata nel mese di agosto 2010.

Nuove Frontiere della Conoscenza







domenica 2 febbraio 2014

Su Mexico City avvistato e documentato un Umanoide Volante

Avvistato e documentato un Umanoide Volante  su Mexico City

Riguardo all’avvistamento di un Umanoide Volante che appunto vola indisturbato nei cieli della capitale messicana le spettacolari immagini che vi presentiamo sono state registrate da uno skywatcher messicano. Lo skywacther Rodolpho Mondragon si accorge della presenza di un oggetto volante luminoso, che vola ad una altezza non molto elevata sulle abitazioni della periferia di Città del Messico, il fatto è accaduto la mattina del 30 gennaio 2013 alle ore 10.31. Ad un ingrandimento effettuato con lo zoom della telecamera, sembra avere l’aspetto del classico Umanoide Volante e Rodolpho riesce a documentare il volo del misterioso oggetto. Video da guardare!

Nuove Frontiere della Conoscenza

ufh mexico127 Feb. 01 19.12

ufh mexico131 Feb. 01 19.14

ufh mexico130 Feb. 01 19.13

ufh mexico129 Feb. 01 19.13

ufh mexico128 Feb. 01 19.13