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venerdì 31 gennaio 2014

Il “Sole Nero” di Giordano Bruno - Planet X

Planet X:  il “Sole Nero” di Giordano Bruno

Oltre alla sua visione filosofica del mondo, ci ha lasciato delle annotazioni che fanno riferimento al futuro dell’umanità, il famoso eretico Giordano Bruno, finito sul rogo il 17 Febbraio 1600. Riuscì persino a ipotizzare la fine del mondo con un linguaggio medioevale e profetico ma anche scientificamente condivisibile ai giorni nostri ed infatti nei suoi scritti e studi sono incluse alcune riflessioni interessanti che qualcuno ha ribattezzato come ‘profezie’ screditando però la lungimiranza dello scienziato.

Oltre ad attestare come Bruno avesse abbracciato la visione copernicana del mondo, confermano l’apparizione di un secondo Sole Nero perché non luminoso, così come non è luminoso un pianeta al confronto di una stella, e a tale proposito significative sono le ultime due righe.

“L’uomo viaggerà nel cosmo e dal cosmo, apprenderà il giorno della sua fine

[...] proprio quando l’uomo si crederà padrone 

del cosmo molte ricche città faranno la fine di Sodoma e Gomorra 

[...] un Sole Nero inghiottirà nello spazio il sole, la luna, e tutti pianeti che ruotano intorno al sole”

(bibliografia: “De l’infinito Universo et mondi”)



Dovuto ad una massa così consistente che influenzerà pesantemente persino il campo gravitazionale solare, il «Sole Nero» inghiottirà tutti i pianeti a causa del suo forte campo gravitazionale. Nel momento in cui «viaggerà nel cosmo», l’umanità apprenderà dall’osservazione del cielo «il giorno della sua fine».

E' quindi certo che Bruno prevede che gli avvenimenti di cui parla si verificheranno in una data non precisata a partire dal XX secolo e non prima, infatti solo nel novecento l’uomo ha iniziato a compiere viaggi nello spazio.

Nuove Frontiere della Conoscenza

Il video – UFO lampeggiante avvistato sopra Van Cortland Park nel Bronx, New York

UFO lampeggiante avvistato sopra Van Cortland Park nel Bronx, New York – il video

Il pomeriggio del 3 gennaio 2014, è stato registrato il video spettacolare che vi presentiamo riguardante l’avvistamento di un UFO lampeggiante che aleggiava nel cielo sopra Van Cortland Park nel Bronx, New York.

ufo lampeggiante Bronx110 Jan. 30 14.42

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Non sono sicuro di cosa esattamente sia stato e che ho ripreso e fotografato, forse un drone? Ma si trattava di un misterioso oggetto luminoso che è stato fermo nel cielo per almeno un’ora, da poco prima del tramonto intorno alle ore 16:00 del 3 gennaio 2014.  Era nel cielo fino a dopo il tramonto su Van Cortland Park nel Bronx, NY. Potrebbe essere stato lì più a lungo, perché ho ​​appena guardato dal mio computer verso la finestra e già era li nel cielo che stava lampeggiando. Non ho filmato tutto il tempo della durata del fenomeno, dato che con un braccio rotto era difficile per me mantenere ferma la fotocamera e sono riuscito a registrare quasi 8 minuti di video. Questa la relazione del testimone. 

(UFODI @ youtube) Autore

Nuove Frontiere della Conoscenza

Nel mar Baltico sommozzatori svedesi scoprono i resti di una Atlantide

Sommozzatori svedesi scoprono i resti di una Atlantide nel mar Baltico

Sepolti nelle profondità del mar Baltico sommozzatori in Svezia hanno rinvenuto una rara collezione di manufatti dell’Età della Pietra. La scoperta potrebbe essere prova di uno dei più antichi insediamenti mai trovati nella regione nordica e gli Archeologi ritengono che i resti furono lasciati dalle popolazioni nomadi svedesi 11.000 anni fa.

L’insediamento sprofondò nel mare nello stesso modo della mitica Atlantide nell’Oceano Atlantico e alcuni dei manufatti sono talmente ben conservati, che alcuni hanno ipotizzato che si tratti della “Atlantide Svedese”.


Durante un’immersione archeologica a Hano, al largo delle coste della Skane County in Svezia, i manufatti sono stati rinvenuti dal Professor Bjorn Nilsson della Soderton University, e da un team della Lunds University.

Nilsson ha scoperto legno, corna di animali e corde, utensìli di selce, sepolti a 16 metri sotto la superficie. Le ossa di un antico animale chiamato aurochs (uri), e fra gli incredibili resti ritrovati anche arpioni scolpiti in ossa di animali. Prima di estinguersi nei primi del 1600 gli Uri erano gli antenati dei bovini moderni e vivevano in Europa. Nel 1627 morì l'ultimo uro riportato. Per il periodo in cui potrebbero essere stati utilizzati questi oggetti tale scoperta è importante perché suggerisce una data. Il luogo in cui giacevano era ricco di un sedimento chiamato Gyttja perciò molti dei reperti sono stati conservati.

La Gyttja si forma quando la torba comincia a decadere, è simile a un gel nero. La quantità di ossigeno si riduce e si pensa che proprio questa mancanza di ossigeno abbia impedito ai manufatti organici di consumarsi, questo accade quando la torba non li ricopre. “Circa 11.000 anni fa ci fu un accumulo nella zona – una specie di laguna – e tutti i pezzi di albero e delle ossa sono conservate in esso.

atlantide svedese NEWS: Scoperti i resti dellAtlantide Svedese?

“Se l’insediamento fosse stato sulla terra asciutta avremmo solo resti di manufatti di pietra, ma nulla di organico (come il legno n.d.T.).” Ciò è quanto Nilsson ha rilasciato in un'intervista a The Local. Parzialmente finanziata dal National Heritage Board svedese l’immersione effettuata è parte di uno scavo di tre anni. Bisogna vedere se vi è anche un luogo di sepoltura antica nella regione perciò gli archeologi stanno continuando gli scavi, e ora sono particolarmente interessati.

Una volta vi era un luogo abitato che venne poi disperso in mare e questo aggiunge fondamento alle ipotesi. Si troverebbero analogie con Atlantide – la mitica isola cui per primo si riferisce il filosofo greco Platone, prima però è necessario scoprire se la regione ospitava un insediamento.



Nell’Oceano Atlantico dove sprofondò e scomparve nell’arco di una sola notte, Atlantide era una grande isola, o addirittura un continente. Molti sostengono che Platone abbia inventato la sua esistenza o che la localizzazione da lui fornita (al largo delle colonne d’Ercole-stretto di Gibilterra n.d.T) fosse errata, ed infatti, questa civiltà subacquea non è mai stata trovata.

Al largo delle coste della Grecia, altre ipotesi suggeriscono che l’isola potrebbe essere stata nei pressi dell’odierna Santorini. Gli svedesi di quell’epoca erano nomadi, Nilsson è pronto a respingere le ipotesi che la scoperta sia della cosiddetta “Atlantide Svedese”.

A differenza della mitica Atlantide, secondo lui quell’insediamento potrebbe essere stato solo temporaneo, e che una civiltà insediata permanentemente non sia mai esistita in quel sito.

Enrico Galimberti il traduttore

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mercoledì 29 gennaio 2014

Prove di comunicazione-interazione con gli UFO nei cieli di Vancouver - Canada

Canada: prove di comunicazione-interazione con gli UFO nei cieli di Vancouver

Sarebbe la prova di un tentativo di interazione-comunicazione tra umani e intelligenze extraterrestri, parliamo di un nuovo video pubblicato su YouTube il 24 gennaio 2014.

Per trasmettere l’Interazione, direttamente agli osservatori l'autore del video, il ricercatore Jon Kelly,  membro di un gruppo di skywatcher canadesi, collabora con il gruppo ECETI diretto da James Gilliland (che sostiene di essere in comunicazione con gli alieni) e che spesso, nei suoi video descrive come un UFO potrebbe inviare un segnale di luce. Attraverso dimostrazioni effettuate Jon Kelly pare ci sia riuscito.


Ogni volta che le telecamere sono predisposte per le riprese, una serie di avvistamenti di oggetti misteriosi registrati nei cieli di Vancouver, British Columbia (Canada)  rivela come queste presenze Extraterrestri, sembrano avere l’abilità nell’apparire nel posto giusto al momento giusto. Le apparizioni interattive di questi oggetti luminosi sono state registrate utilizzando due diversi sistemi ottici, tra cui una trasmissione digitale effettuata tramite una macchina fotografica professionale munita di una serie di tripli sensori ridondanti, questo durante le registrazioni fatte nell’arco di cinque anni. 

“Un modello di comunicazione nei cieli sopra Vancouver è stato possibile? La segnalazione bidirezionale collega la terra e l’aria in modo da favorire i segni per un contatto fisico che si sarebbe verificato per anni. Due diversi strumenti quando registrano lo stesso fenomeno ripetitivo, indicano che sono aperte le linee di comunicazione con una intelligenza avanzata che avrebbe collaborato allo sviluppo della coscienza umana.“

Il video dal titolo “Un modello di comunicazione UFO“, che è stato postato su YouTube, mostra i momenti salienti della documentazione ottenuta in cinque grazie ad una costante osservazione del cielo.


Interazioni con gli UFO

Alla fine del XVIII secolo in Francia veniva utilizzata dai telescopi per la visualizzazione di segnali a lunga distanza provenienti da diverse fonti in modo da rilevare i punti di origine della trasmissione, secondo l’Enciclopedia Britannica, queste segnalazioni fanno parte di una metodologia che impiega luci per la comunicazione visiva. Nelle comunicazioni terrestri che utilizzano delle luci e telescopi le prove sembrano dimostrare che queste segnalazioni sono un metodo consolidato. Vi sarebbero più di un paio di somiglianze nel loro campo d’impiego, nel recente video di Vancouver questo modo di comunicare appare evidente grazie ai processi ottici della luce e di particolari teleobiettivi. C’è qualcosa di più, oppure queste apparenti somiglianze sono solo a titolo accessorio in natura?

Sembrano riconoscere queste trasmissioni simili a quelle usate nelle reti di comunicazione dati e nel video le interazioni dei segni sembrano favorire la comparsa di alcuni UFO. Una sequenza ben definita di eventi si verifica solo dopo l’inizio della trasmissione dei segnali di trasmissione provenienti dal suolo ed inoltre, i segnali di sincronizzazione in questi casi appaiono evidenti. Trasmissione dei segnali, ricezione e trasmissione per il loro riconoscimento: per rendere ancora più chiara questa metodologia, l’ordine di questi eventi viene visualizzato sullo schermo così. Tramite queste comunicazioni sincrone e sequenziali che avvengono tra gli UFO e la gente si potrebbe instaurare una sorta di contatto avendo tutte queste prove?



Prove di Comunicazione

Nel video qui sotto i quattro episodi di comunicazioni con gli UFO avvenuti a Vancouver negli anni 2009, 2013 e 2014 sono chiaramente documentati. La regola del TRE “Omne Trium perfectum” o “ogni insieme di tre è completo è perfetto” è citata in questa frase latina.

“Quando vedrete accadere qualcosa, si tratta di un caso. Quando si vedono accadere due cose uguali, allora è una tendenza. Quando vedete accadere tre fatti analoghi, si tratta di un piano ben progettato.” 

Norman Mineta, ex segretario dei Trasporti (USA), insignito della Medaglia Presidenziale della Libertà, ha illustrato più volte la propria metodologia per denominare la regola del tre espressa in latino.

Indica una sorta di comunicazione pianificata che porta al dispiegarsi della coscienza umana e all’integrazione della civiltà moderna con una elevata società cosmica, secondo l’impostazione predefinita da Norman Mineta, si può capire che i molteplici eventi di comunicazione che avvengono con gli UFO di Vancouver non sono casuali o semplicemente una consuetudine. Tra intelligenze aliene e gente del nostro pianeta si potrebbe instaurare una nuova fase di comunicazione come riportato nella notizia di cui sopra? La gente dovrebbe rimanere sintonizzata in modo da ottenere maggiori prove a sostegno di questa teoria e su questo tipo di evento che potrebbero essere ottenute anche in altre parti del mondo, considerando inoltre la massima latina citata sopra. Otterremo delle risposte certamente con il tempo.



fonte: articolo di riferimento

martedì 28 gennaio 2014

Continuano gli avvistamenti UFO sul vulcano Sakurajima - Giappone

Giappone: continuano gli avvistamenti UFO sul vulcano Sakurajima

Vista la recente e crescente attività UFO sui due vulcani, anche il vulcano Sakurajima in Giappone ha stretto un forte gemellaggio con il messicano Popocatepetl. Nel Giappone sud-occidentale, vengono avvistati oggetti volanti non identificati, quasi giorno, attraverso le telecamere di sorveglianza del centro geologico giapponese, che monitora l’attività vulcanica del Sakurajima, un vulcano attivo, nonché isola omonima, che si trova nella Prefettura di Kagoshima. Alle ore 20.30 (ora locale) un oggetto luminoso di forma sferica, con moto discendente, sparisce dietro il cono vulcanico dello stesso Sakurajima, ultimo avvistamento risale proprio a ieri 27 Gennaio 2014. Le immagini vengono trasmesse quasi ogni secondo e inviate nel web con un leggero ritardo di tempo, l’UFO sembra lasciare una scia dietro di sè, ma questo è solo un effetto dovuto alla trasmissione in diretta (frame by frame) del video. Video da guardare!

Nuove Frontiere della Conoscenza

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ufo sakurajma130 Jan. 28 07.11

lunedì 27 gennaio 2014

Spettacolare avvistamento di UFO Flottillas sulla città di Naha Okinawa - Giappone

Giappone: spettacolare avvistamento di UFO Flottillas sulla città di Naha Okinawa
 
In questi giorni il giornale Okinawa Times, ha ricevuto diverse segnalazioni di avvistamenti UFO. La sera del 23 Gennaio 2014 alle ore 21 decine di sfere di luce hanno fatto la loro comparsa sui cieli della città giapponese di Naha. “Queste luci non sono considerati fenomeni astronomici” o perlomeno è quello che gli esperti dicono.
Nel cielo vicino al porto di Naha della città di Naha Tondo uno dei tanti testimoni è riuscito a registrare una vera e propria flotta di sfere di luce. Le luci, come si vede anche nel video, hanno cambiato disposizione mettendosi in linea retta, le luci cambiavano di colore e si spostavano più volte dall’alto verso il basso e da sinistra a destra. Le sfere sono scomparse dopo 15 minuti.
“Intorno all’orario dell’avvistamento, un meteorite è entrato nell’atmosfera ad alta velocità. Questa meteora era visibile da terra, ma credo che le luci erano visibili anche quando il meteorite è entrato nell’atmosfera, ma quelle luci non fanno parte dei detriti relativi alla caduta del meteorite, quindi non è un fenomeno astronomico” ha dichiarato il Direttore Takeshi Miyaji dell’Osservatorio Ishigaki.
“Noi non abbiamo informazioni e relazioni o rapporti di avvistamento su queste luci, e tuttora rimane un mistero. Inoltre, il nostro materiale delle Forze di autodifesa non ha fatto volare in quel momento aerei da caccia in formazione verso le 21. Ci sono stati voli di addestramento alle ore 07.20 del mattino ma non la sera del 23 gennaio 2014, questo è quanto ha dichiarato il portavoce della Forza aerea della Air Self-Defense del Giappone.
Filmato da guardare

Nuove Frontiere della Conoscenza
 
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domenica 26 gennaio 2014

Il video – Spettacolare filmato di un avvistamento di UFO Flottillas in Brasile

Spettacolare filmato di un avvistamento di UFO Flottillas in Brasile – il video

Riguarda l’avvistamento di alcune sfere di luce disposte a cerchio il video spettacolare che vi presentiamo ed è stato segnalato dal famoso ricercatore Emanuel Huza. A volte si muovono cambiando forma,  nel filmato della durata di quasi 6 minuti, si possono osservare le evoluzioni di alcune sfere di luce disposte a grappolo. Si staccano tre oggetti luminosi che si dirigono verso il basso poi da quello che sembra essere una sorta di “corona” composta da decine di sfere, (flottillas ovni). Per diventare un unico corpo luminoso durante la discesa, due di questi oggetti luminosi si fondono. In una località sconosciuta del Brasile il video è stato registrato la sera del 24 Gennaio 2013. Guardate il filmato, in attesa di ulteriori aggiornamenti sul luogo dell’avvistamento!

Nuove Frontiere della Conoscenza

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venerdì 24 gennaio 2014

Intervista all’ex militare americano Charles Hall - “Gli Extraterrestri stanno interagendo con gli esseri umani”

“Gli Extraterrestri stanno interagendo con gli esseri umani”- Intervista all’ex militare americano Charles Hall

La giornalista e ricercatriche Paola Harris qualche tempo fa ha registrato l’intervista che segue. Ex militare ed osservatore meteorologico al poligono di Indian Springs, sotto la giurisdizione delle base Nellis (Area 51), a parlare è Charles Hall.

CHARLES HALL INTERVISTATO

1. Quali prove ci sono che gli Extraterrestri stiano interagendo con gli umani su questo pianeta?

Oltre alle esperienze che ho avuto a livello personale, le prove migliori che ho consistono in quanto mi è stato riferito verbalmente dai colleghi con cui ho prestato servizio nell’Aviazione degli Stati Uniti nel periodo che va da 1965 al 1968. Per conto mio, io non posseggo alcuna prova fisica, nè fotografie, nè diari, nè rapporti stampati o manoscritti. Malgrado ciò, negli anni ho visto molte immagini e resoconti attendibili, pubblicati da altri autori, che riguardano proprio gli alieni alti e bianchi. Le immagini mostravano anche uno dei loro veicoli da esplorazione. Uno dei rapporti più interessanti è quello pubblicato da Allen Hyneck, famoso per il Project Blue Book, in cui egli afferma di aver condotto analisi chimiche su del materiale caduto dal fondo di un UFO.




In tale rapporto, pubblicato alla fine degli anni ’60 (non ricordo la data esatta), egli afferma che la composizione chimica del reperto appariva simile a quella di scorie di alluminio prelevate da una fornace riscaldata a circa 11OO gradi Fahrenheit (almeno, mi sembra di ricordare, a memoria, che questa fosse la temperatura esatta.) Egli non si accorse che la composizione chimica di quelle “scorie di alluminio” era molto simile a quella delle moderne fibre ottiche portate al punto di fusione. 

Le fibre ottiche hanno un’alta percentuale di alluminio e, se lui si fosse accorto di questa somiglianza, avrebbe avuto in mano un’importante prova dell’esistenza degli UFO capace di indirizzarci, oltre tutto, verso la comprensione del loro sistema di propulsione anti-gravitazionale. Se gli scienziati americani avessero indagato sulle particelle atomiche che oggi possiamo creare facilmente in laboratorio (come i mesoni, i barioni etc.) per studiare di quali di esse sia possibile influenzare il moto mediante le fibre ottiche, il suo lavoro ci avrebbe condotto ad una delle maggiori scoperte nella fisica di tutti i tempi. 

La fisica alla base della costruzione dei veicoli da esplorazione degli alieni bianchi alti è descritta approfonditamente nei miei libri e, inoltre, nell’appendice di “Millennial Ospitality III, la via verso casa”, descrivo la mia teoria fisica da me chiamata “Teoria Hall sul Fotone”. Ritengo che essa sia in grado di spiegare perchè il sistema di costruzione delle navi aliene permetta loro di accelerare rapidamente a velocità di gran lunga superiori a quella della luce.


2. Puoi parlare per esperienza personale?

Sì. La mia serie di tre libri intitolata “Millennial Hospitality” e gli altri miei scritti correlati descrivono dettagliatamente le mie esperienze personali ad Indian Springs, in Nevada, e le mie interazioni con extraterrestri alti e bianchi la cui base è dislocata nelle montagne a nord della stessa Indian Springs.

3. Qual era il tuo lavoro e la tua posizione alla Base Nellis? Per favore, precisami le date.

Mi sono arruolato nell’Aviazione degli Stati Uniti nel luglio 1964. Dopo aver terminato il corso base alla Base Aerea di Lackland a San Antonio nel Texas mi sono specializzato come Osservatore Meteorologico alla scuola meteorologica dell’Aviazione della Base Aerea di Chanute, nell’Illinois. Durante tutto il mio servizio nell’Aviazione le mie mansioni sono state di Osservatore Meteorologico. Alla fine di marzo (o inizio Aprile, non ricordo) del 1965 sono stato assegnato allo squadrone meteorologico di stanza alla Base Aerea di Nellis a Las Vegas, nel Nevada.

Sono rimasto lì dall’inizio della primavera del 1965 fino al maggio del 1967. Nel periodo trascorso alla Base Nellis in Nevada mi venivano assegnati numerosi turni di lavoro temporaneo ai Poligoni di Tiro presso Indian Springs. Lavoro temporaneo significava ricevere degli extra in termini di paghe e benefici per il mio lavoro ai Poligoni di Tiro, comunque sia gli ordini che ricevevo che il computo degli stipendi che la mia corrispondenza dipendevano sempre dalla base di Nellis. Tra un turno di lavoro temporaneo e l’altro a Indian Springs potevo tornare di servizio alla base di Nellis per brevi periodi. Per esempio tornai alla Base di Nellis per le vacanze di Natale del 1965.

Come ho descritto nel mio primo libro “Millennial Hospitality”, all’inizio i turni di lavoro temporaneo a Indian Springs erano fatti a rotazione sia da me che da altri osservatori meteo, ma, alla fine dell’estate del 1965 e almeno altre due volte all’inizio della primavera del 1966, in incidenti separati, gli osservatori meteo che mi sostituivano riferirono di essere stati terrorizzati e spiati mentre si trovavano di servizio ai Poligoni.


Uno di loro gravemente ferito ed ottenne l’esonero medico e altri due, che lavoravano in squadra, si rifiutarono di andare ai Poligoni perchè in passato vi avevano subìto minacce ed aggressioni.

In seguito a questi episodi, come spiego nel mio libro, venne formata una commissione di ufficiali d’alto rango dell’Aviazione e del Governo che decisero per la prima volta di rendere l’osservazione meteorologica ai Poligoni un incarico primario, e tale incarico venne affidato a me, pur mantenendo la denominazione di Lavoro Temporaneo con i conseguenti privilegi e la paga extra. Mi vennero dati degli ordini speciali, come descrivo nel mio primo libro e, da allora in poi, rimasi quasi sempre di stanza ad Indian Springs con soltanto brevi periodi di ritorno alla Base Nellis per riposarmi.

Il 7 maggio 1967 venni trasferito dalla base Nellis alla Base Aerea Binh Thuy nel Vietnam del sud, dove rimasi fino all’8 maggio 1968. Ero di stanza a Binh Thuy durante la grande offensiva comunista Tet. Terminato il mio periodo in Vietnam tornai negli Stati Uniti e fui congedato con onore l’8 maggio 1968 alla Base Travis in California.

 


4. Ci sono state altre persone che hanno visto i Bianchi Alti oltre a te?

Sì, gli Extraterrestri Alti e Bianchi vennero visti ai Poligoni di Indian Springs da molti del personale dell’Aviazione. Queste persone li hanno incontrati di frequente a distanza ravvicinata sia dentro che fuori gli edifici dei Poligoni e sia di giorno che di notte. Per loro l’incontro con questi Extraterrestri Alti e Bianchi era un tale shock che ne parlavano descrivendoli come fantasmi, angeli o creature fantastiche. Per esempio, gli Osservatori Meteorologici che li avevano visti l’uno vicino all’altro riferivano spesso di aver visto un cavallo radioattivo fluttuante chiamato “Harry del Poligono Quattro”; altro personale della Base riferì di aver avuto fugaci visioni degli Alti Bianchi a breve distanza e poi di aver sperimentato un periodo di tempo mancante o di aver fatto strani sogni.

5. Erano in compagnia di altri militari, e quando?

Sì, come riferisco nei miei libri e nei miei scritti, ho visto spesso gli Extraterrestri Alti e Bianchi accompagnati da generali ed alti ufficiali dell’Aviazione degli Stati Uniti.

6. Quale è stato il tuo primo incontro con questi Esseri Bianchi?

E’ accaduto a fine maggio e ad inizio giugno 1965. Tuttavia mi ci sono voluti molti mesi per controllare lo shock e il terrore che essi mi ispiravano e per accettare la realtà delle mie esperienze. Come descrivo nei libri, per molti mesi sono vissuto nella negazione assoluta di ciò che mi accadeva e preferivo attaccarmi a qualunque altra spiegazione piuttosto che accettare la realtà.

7. Che messaggio ti ha dato la “Maestra” e come vogliono interagire con noi?

La donna Alta e Bianca che chiama se stessa “Maestra” mi ha detto chiaramente che loro desiderano solo essere accettati da noi mentre sono qui.

8. Pensi che essi siano ancora qui?

Sì, penso che sono ancora qui perchè il loro hangar principale e gli spazi dove vivevano erano costruzioni permanenti edificate sotto le montagne al confine nord della Valle di Indian Springs. Gli Alieni vivono sotto terra; l’hangar principale è scavato nel fianco di una montagna, in un luogo ideale per tale scopo. Esso ospita la loro nave spaziale che può arrivare facilmente sulla Terra, atterrare di fronte all’entrata ed entrare e uscire senza essere vista e senza interferire con i voli civili sulla zona di Las Vegas.

9. Pensi che ci siano altre razze Aliene sulla Terra e, se sì, dove si trovano?

Si, nel mio terzo libro “Millennial Hospitality, la via verso casa” descrivo una seconda razza di alieni che ho personalmente incontrato e che si trova sulla Terra.  Nel libro li chiamo ”i Norvegesi”. Credo che giungano qui da una delle stelle più vicine come, per esempio, la Stella di Barnard, che si trova a circa 5,5 anni luce da noi; potrebbero anche arrivare dalla stella immediatamente dopo quella di Barnard, che si trova a 6 anni luce da noi, sempre nella stessa direzione. Io li ho incontrati in Wisconsin nel 1961 a Cambridge e a Madison, sempre in Wisconsin, nell’autunno del ’62 e all’inizio della primavera del ’63.

Sembrano proprio abitanti del sud della Norvegia, ma hanno solo ventiquattro denti e le dita dei piedi leggermente palmate. I denti di questi alieni hanno le radici più corte delle nostre e possono essere rimpiazzati in caso di perdita, intendo dire che i loro denti non crescono solo due volte nella vita, come invece accade agli umani. Sono sicuro che c’è qualche dentista sia nel Wisconsin che nell’Europa del nord o in altre zone fredde del pianeta che potrebbe testimoniare la loro esistenza.

Tra le altre cose, come ho detto nei miei libri e nei miei scritti, questi alieni da me personalmente incontrati manifestavano una calma inusuale e un buon carattere. Sembravano soprattutto desiderosi di essere bene accetti nella nostra società e di godersi la vita.

10. Perchè hai scritto “Millennial Hospitality”?

Ho scritto la serie “Millennial Hospitalilty” perchè volevo che i miei figli ed i miei nipoti comprendessero come mi sono sentito quando ho incontrato gli Extraterrestri Alti e Bianchi nella valle di Indian Springs in Nevada.

Paola Harris la giornalista intervistatrice

Teresa Barbatelli la traduttrice


Trovata acqua in un pianeta nano del sistema solare - NASA

NASA: trovata acqua in un pianeta nano del sistema solare

Un team di ricercatori attraverso le osservazioni della sonda spaziale Herschel dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha recentemente dimostrato che Cerere, il più piccolo pianeta nano del sistema solare, contiene vapore acqueo.

 

 
Michael Küppers, uno dei responsabili della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Nature, ha detto: “Abbiamo scoperto che c’era ghiaccio sulla superficie di Cerere, che sublima e diventa vapore”. Sta espellendo nello spazio fino a sei chilogrammi di vapore per secondo, e spiega l’articolo, il pianeta nano, circa 1.000 chilometri di diametro è il più grande nella fascia degli asteroidi. Questa è la prima volta che vengono osservate tali molecole essenziali per la vita del corpo celeste, molti anni fa gli scienziati avevano sospettato che l’acqua potrebbe essere un elemento chiave di Cerere.


rotta di dawn

clicca per ingrandire – la rotta della sonda spaziale Dawn

Si rafforza la teoria come l’acqua degli oceani sia stata trasportata sulla Terra attraverso gli asteroidi, trovare acqua su Cerere è importante per la ricerca esobiologica. Le regioni centrali dei pianeti Mercurio, Venere, Terra e Marte erano troppo caldi per potersi condensare e dare vita agli oceani, questo se ci riferiamo al periodo quando il sistema solare si è formato 4.600 milioni di anni fa. Attraverso il conseguente bombardamento di comete e asteroidi pertanto, si ritiene che l’acqua sia stata trasportata. Un  nuovo veicolo spaziale partirà nel febbraio del 2015, infatti, un ulteriore studio di Ceres o Cerere, situato nella fascia di asteroidi tra le orbite di Marte e Giove, sarà fatto tra qualche anno. A dirci più esattamente cosa sta succedendo, sarà quindi la sonda della NASA “Dawn” che  raggiungerà Cerere nel 2015.

Nuove Frontiere della Conoscenza

giovedì 23 gennaio 2014

Spunta altra testimonianza. “Eisenhower incontrò i Grigi e esseri alti e Bianchi”

“Eisenhower incontrò i Grigi e esseri alti e Bianchi”. Spunta altra testimonianza

Un ex consulente del governo degli Stati Uniti e un ex Agente della CIA hanno confermato, l’ex presidente americano Dwight D. Eisenhower ebbe tre incontri segreti con gli alieni. Secondo testimoni come lo scrittore Timothy Good e un ex agente in pensione della CIA, l’ex presidente degli Stati Uniti ha incontrato gli extraterrestri nella base aerea di Muroc, attuale base di Edwars nel 1954.


I testimoni che hanno preso parte agli incontri sarebbero stati molti. Le prime testimonianze ad essere rese pubbliche da un eminente accademico, sono le affermazioni di Timoty Good, un ex consulente del Pentagono. Tutti i governi hanno avuto contatti con gli alieni per molto tempo secondo quanto Good ha affermato. Specialmente esseri Grigi e altre razze ET come gli Alieni alti e Bianchi e alcuni esseri molto simili a noi, gli alieni avrebbero avuto moltissimi contatti formali e informali con la gente di tutto il pianeta.
  
‘Beh, di certo posso dirvi che nel 1954, il presidente Eisenhower ha avuto tre incontri con gli alieni, che hanno avuto luogo in basi militari tra cui la Holloman Air Force Base in New Mexico e Muroc, l’attuale Base USAF di Edwars’. Alla domanda sul perché non si presentano da qualcuno di ‘importante’ come Barack Obama, ha risposto così.



Ha sempre ammesso di aver creduto nella vita extraterrestre, Eisenhower fu presidente dal 1953 al 1961. Sul programma spaziale degli Stati Uniti, spingeva l’ex generale a cinque stelle dell’Esercito degli Stati Uniti, che comandava le forze alleate in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel febbraio del 1954, il suo incontro con le forme di vita cosmiche, secondo i funzionari, avrebbe avuto luogo mentre era in vacanza a Palm Springs, California. La razza aliena con cui sono stati stretti gli accordi sono i famosi ‘grigi’, ma l’incontro iniziale sarebbe avvenuto con la razza aliena ‘Nordica’. ‘Il 90% degli UFO possono essere spiegati in maniera razionale, ma milioni di persone in tutto il mondo hanno realmente visto qualcosa di reale’ ha aggiunto Mr Good. Winston Churchill avrebbe ordinato di tenere segreto un avvistamento UFO, avvistato sulla costa orientale dell’Inghilterra da parte di un aereo da ricognizione della RAF di ritorno da una missione in Francia o in Germania verso la fine della guerra, questo second i documenti classificati dal Ministero della Difesa nel 2010. Per trattare la faccenda UFO e alieni Churcill avrebbe discusso con Eisenhower.

Per  liberarsi di un grande peso che porta dentro di se da troppi anni il ricercatore Richard Dolan, ha parlato e intervistato un ex membro della CIA di 77 anni che soffre di una malattia terminale che sta uccidendo uno dei suoi reni, così decide di concedere questa intervista. Riguardo al Presidente Eisenhower e l’Area 51 l’ex membro della CIA racconta una sua esperienza.

Preferisce rimanere come “anonimo”, nonostante si sia fatto intervistare ed inquadrare. Tutto ciò è stato rivelato probabilmente quando gli rimanevano pochi mesi di vita e risultano informazioni molto importanti.

Nella sua presentazione che riguardava i membri del Congresso della famosa Audizione Citizen per la divulgazione extraterrestre questo è stato il video che presentò Richard Dolan.

Luogo non rivelato, Stati Uniti (A = Ex CIA – R = Richard Dolan) Intervista fatta il 5 Marzo 2013



A – Diventiamo sempre più vecchi, ho 77 anni. Non si può vivere per sempre no? ….procedimento di pulizia del sangue non è abbastanza….quindi mi rimarranno probabilmente pochi mesi prima che il mio rene smetterà di funzionare. Questo è uno dei motivi per i quali ho accettato questa intervista …. 

R – Quello che hai visto, e che hai passato, è molto importante che la gente lo sappia. 
Potremmo cominciare dall’inizio della tua carriera militare… per poi raccontare quella che fu esattamente la tua esperienza? 

A – Tutto cominciò quando fui inserito nella milizia, nell’esercito degli Stati Uniti, da quel momento fui inviato in un centro di addestramento ad est degli Stati Uniti. 

R – In che hanno accadde?

A – Nel 1958. Andai al corso del centro di addestramento, in quegli anni esisteva il corso di telescrivente (nota: telescrivente, chiamata anche teletype o TTY, è un dispositivo elettromeccanico molto usato in passato per trasmettere messaggi di testo attraverso la rete telegrafica o telex.) e anche il corso di criptografia. 

C’erano cinque istruttori che lavoravano nel servizio militare. Questi scelsero i 5 migliori studenti del corso, io ero il terzo della classe, così diventai un istruttore.

R – Quindi in quegli anni lavoravi anche per la CIA? 

A – No. 

R – Non ancora? 

A – No. Un giorno il mio capo mi si avvicinò chiedendomi se ero interessato a guadagnare dei soldi extra. La mia risposta fu: ”I soldi fanno comodo.”

Così mi spiegò come fare ad entrare nell’ultrasegreto della Casa Bianca con l’autorizzazione necessaria per poterci lavorare. 


Pensai: ”Caspita! Questa cosa deve essere esclusiva!” Quindi gli dissi: “Ok, di che si tratta?” lui mi disse che era il direttore della CIA degli Stati Uniti dell’est. Gli dissi che non lo sapevo, e lui mi rispose che era una cosa normale. Dopo circa sei settimane la mia autorizzazione di sicurezza arrivò, ottenni il mio documento di riconoscimento della CIA. Si trattava di una scheda di identità simile ad una carta di credito (badge) che mi permetteva l’ingresso delle porte che necessitavano di un’autorizzazione.  Il nome che utilizzavo in quegli anni era inventato. Non ho mai usato il mio vero nome. Così cominciai a lavorare con lui nel progetto in cui egli partecipava. Si trattava del Progetto Blue Book, il quale era parzialmente una frode. 

R – Stai dicendo che alcuni dei casi del Progetto Blue Book erano completamente fittizi? 

A – Si. ..i casi che trattavamo provenivano credo da Fort Palville, Maryland. 

R – Fort Belvior? 

A – Esatto… ..non provenivano dal Pentagono nè dai quartieri della CIA. Ottenemmo dei rapporti di alcuni avvistamenti in Messico, Italia, e altri paesi. Il nostro compito era quello di recarci sul posto degli avvistamenti e intervistare i testimoni per vedere se si trattava di casi falsi o reali. 

R – Quindi ti trovavi all’estero di frequente? 

A – Io non viaggiavo. Mi sono sempre tenuto a distanza, però altre persone della CIA che lavoravano in questo progetto, si lo facevano. Ricevevamo un rapporto nuovo, probabilmente due volte a settimana.  Io ero praticamente appena entrato quindi non conoscevo molto, praticamente non sapevo nulla, ma il mio capo mi iscrisse a questo Progetto Blue Book e così conobbi le informazioni che avevano accumulato fino a quel momento, che parlavano di Grigi e alieni dell’incidente di Roswell.

R – Come ti sei sentito quando per la prima volta ti raccontarono queste faccende? 

Quale fu la tua prima sensazione? 

A – Ero spaventato, per via di tutta questa faccenda… Io gli dissi che non sapevo se la gente era in grado di giudicare se tutto questo era reale o no, considerando la poca conoscenza. 

R – E lui che rispose? 

A – Mi disse che avremmo dovuto costruire l’informazione a riguardo per capire come l’avrebbero presa. 

R – Naturalmente era vietato parlarne con la propria famiglia o amici vicini. 

A – No.. non potevo parlarne con nessuno. 

Di fatto mi promisi di non parlarne mai con nessuno almeno fino ai 40 anni o forse più, anche 50, che avrei raggiunto nel 2010. (parla di servizio militare) 

R – Hai fatto tutto questo lavoro di criptografia, cercasti immagini, fotografie, video, e se non vado errato si svolse nel 1958 più o meno. Cosa accadde dopo?

A – Il Progetto Blue Book, fu messo da parte. I membri di questo progetto dichiararono che non c’era niente.

R – Raccontarono al mondo intero che tutti gli UFO erano un falso, non esistevano erano una truffa. Forse per paura dei problemi psicologici che potevano nascere.. 

A – Esatto. Quindi il mio capo mi si avvicinò dicendomi che avremmo dovuto fare una nuova firma. Gli chiesi dove saremmo andati e lui mi rispose nella capitale. Avremmo fatto parte della promozione di Eisenhower, lo avremmo incontrato.. Qualcosa sugli alieni che l’MJ12 trovarono, e che non lasciarono andar via.

R – MJ12 (Majestic Twelve12) era il gruppo di controllo sugli UFO? Si facevano chiamare così? 

A – Esatto.. ci chiamarono per entrare nel Despacho Oval (In inglese potrebbe essere Office Oval, sto traducendo lo spagnolo, e per i nomi non è sempre semplice la traduzione, credo sia “Office Oval” – despacho = ufficio), c’era il Presidente Eisenhower insieme a Nixon. 

Pensavamo che le persone del MJ12 erano dell’Area 51, ma ci dissero che il governo non aveva nessuna giurisdizione su quello che stavano facendo. Così il generale ci disse che saremmo andati al diavolo se non avremmo avuto nessuna buona ragione. 

Eisenhower disse: ”Voglio che tu e il tuo capo vi rechiate in quel posto, e voglio che gli diate un messaggio personale”. 

Disse ancora: ”Voglio che gli diciate a chiunque sia il responsabile, che gli do tempo una settimana per venire a Washington e parlare con me. Se non lo dovesse fare, richiamerò l’esercito principale in Colorado e ci impadroniremo della base. Non mi importa di che classe di materiale classificato abbiano. Prenderemo possesso di tutto questo.”

R – Eisenhower era intenzionato a invadere l’Area 51? 

A – Area 51, esatto, con il suo esercito principale. 

R – Quindi sei andato con il tuo superiore, prendeste l’aereo fino a li? 

E dimmi, dopo essere atterrati cosa accadde? Puoi descriverci tutto il processo, quello che hai visto? 

A – Ci portarono circa 20-24 chilometri, dentro la base. Avevano diverse porte simili a quelle dei garage, dove tenevano diversi tipi di dischi volanti. C’era anche l’UFO di Roswell lì dentro, la nave era incidentata, morirono tutti i passeggeri alieni ad eccezione di una coppia. 

Il giornale locale di Roswell dell’epoca (1947) parlò di dischi volanti recuperati dall’esercito.

R – Vedesti la nave di Roswell e cos’altro?

A – Beh, quella di Roswell era veramente strana, perché sembrava fatta di un materiale simile all’alluminio. Aveva due razzi nei lati che potevano sollevarla, probabilmente pesava dalle 150 alle 300 libbre (circa 70 – 140 kg, che mi sembra poco, ma sto traducendo le sue parole. Comunque l’alluminio è famoso per la sua leggerezza e resistenza).

R – Ti spiegarono che tipo di fonte energetica utilizzava questa nave?

A – Si, era una specie di forza gravitazionale invertita in qualche modo. Di fatto di una, più tardi ottenni il codice matematico della gravità invertita in una scheda di 30 x 5. Vidi tutte le tipologie dei Grigi e oltre.

R – Come? 

A – Prima ci mostrarono il video dell’autopsia, poi ci dissero che avremmo potuto intervistare un alieno della specie dei Grigi. Giusto per rendere l’idea, ricordavo di aver visto anni fa un vecchio video che poi condivise mezzo mondo su YouTube, che sia reale o meno non lo so, non conosco la fonte “primaria” come penso nessuno del resto. Il video è abbastanza famoso ormai, ne prendo uno di un utente a caso, che lo ha scaricato a sua volta da qualcun altro, come hanno fatto tutti gli altri. Dovrebbe trattarsi proprio dell’incidente di Roswell. Non mi interessano i commenti degli scettici, ne è già pieno YouTube.

R – Molto bene, come ti sentisti in questo momento?

A – Pensai di non riuscire a vedere qualcosa di veramente reale, visto che fino a quel momento vedemmo solo registrazioni.

R – Non hai avuto un po’ di tachicardia in quel momento? 

A – Certo. Al mio capo è stato permesso di entrare per una specie d’intervista parziale. 

R – Quindi potresti descriverci come sono questi alieni grigi? 

A – Questo aveva qualcosa di orientale. 

R – Mi domando se questo era simile agli umani, come potevano essere gli altri? 
  
A – No. Lui era simile agli umani per il colore della sua pelle, e per la forma dei suoi occhi. 
 
R – Com’era la grandezza della sua testa, confrontandola a quella nostra, per esempio? 

A – Il cervello era un po’ più grande. Alcuni avevano il naso molto, molto piccolo, e al posto delle orecchie dei fori. La bocca era molto piccola. 

R – Per quale motivo ti portarono li, per vedere un alieno, o cosa?

A – Andammo lì per vedere con i nostri occhi quello che c’era, gli alieni, per poi fare rapporto al presidente.

R – Questo significa che non ne era a conoscenza…. 

A – No. 

R – Non sapeva che c’erano degli alieni reali? 

A – No. No. 

R – Cosa facesti in questa area? Il tuo giro terminò in quella zona o ti portarono in altre? 

A – Si. Terminammo principalmente in una di queste sezioni dell’Area 51. 

Ci portarono all’edificio principale dove vedemmo un U-2 (aereo) del quale non ne conoscevamo l’esistenza. E' un modello SR-71. Come dissi prima, non si trattava di un modello attuale ma di una versione precedente. 

R – Ti recasti direttamente a Washington dopo, o andasti da qualche altra parte? Viaggiasti su un normale aereo di linea? 

A – Volammo con un aereo passeggeri della base aerea, poi prendemmo il Lockheed Electra del Presidente Eisenhower per tornare a Washington. 

R – Quindi tu e il tuo superiore vi siete riuniti con il Presidente? 

A – Si. 

R – Potresti descrivercelo? 

A – D’accordo, ci riunimmo con lui nel secondo appartamento dell’edificio OSS Warehouse. C’erano Eisenhower, Nixon e Hoover. Ci chiesero cosa succedeva in quel posto, e così gli raccontammo la faccenda che riguardava gli alieni, e altri progetti segreti. 

Eisenhower rimase scioccato, fu la prima volta che mi sembrò preoccupato, lui era sempre molto tranquillo.

R – Io pensavo che Eisenhower era consapevole del fatto che i dischi volanti erano una realtà, e della presenza di alieni. Mi domando perché questa reazione. 

A – Rimase sorpreso dei programmi segreti. Personalmente non gli raccontai mai nulla, ma lo dice la parola stessa, erano segreti e il mio compito era non rivelare niente a nessuno. E comunque non posso parlarti di questo… 

R – Il tuo nome vero, mi riferisco al tuo nome di battesimo, era differente.. 

A – Si, non ho mai usato il mio vero nome nella CIA, assolutamente. 

R – Oggi ti stai facendo registrare pubblicamente, e quello che stai raccontando sono comunque informazioni riservate in più parlasti della scadenza della tua data di sicurezza…. 

A – Quella dei 50 anni. Si. 

R – Tuttavia, sei ancora preoccupato? 

A – Linda fece una chiamata telefonica, il suo telefono fu rintracciato e quindi hanno il mio numero, e attraverso la linea telefonica possono trovarmi, etc.. 

R – Quando ti trovarono che accadde? 

A – Andavo al negozio di alimentari quando due tipi con un vestito nero e una Lincoln nera, scesero dall’auto e mi vennero incontro dicendomi: ”Sarebbe meglio che evitassi di pubblicare qualsiasi cosa, e la smettessi di parlare con Linda. Grazie.” 

E così feci.. 

R – Questo fu sufficiente per intimidirti? 

A – Si. Rimasi anonimo, non mostrai mai la mia faccia nè nient’altro. 

R – Ti ringrazio molto per questa intervista.. 

A – Penso di aver fatto la cosa giusta, mi sento molto meglio ad averne parlato. Mi sento come se mi fossi tolto un grosso peso dalle spalle. 

R – Veramente? 

A – Si, perché in questi anni ho accumulato molti segreti.

I governi manipolano le masse come più fa comodo loro, per tenere tutti buoni, tutti tranquilli, è assurdo come gente talmente chiusa e di poche vedute, poveri loro, continui a trattare l’argomento alieni con riluttanza e cercando in tutti i modi di screditare il fenomeno, non riuscendo proprio a vedere, o a far finta di non voler vedere.

Nuove Frontiere della Conoscenza